Osvaldo Roman - anno scolastico 2004-2005
Osvaldo Roman - 27-03-2005
Lo stile di questo governo è ormai tristemente noto: si basa sulla più totale falsificazione dei fatti: così che alla reale portata dei provvedimenti i cittadini possono arrivare solo se nel tempo arrivano a misurarsi concretamente con i loro effetti.

Sul cosiddetto “Diritto dovere” si è già alzato il polverone dei media governativi: il decreto dopo il parere favorevole di maggioranza delle Commissioni parlamentari competenti è stato oggi approvato dal Consiglio dei ministri. Vale la pena di ricordare che nella seduta del 14 ottobre 2004 la Conferenza Unificata di cui all’articolo 8 del Decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281 aveva espresso la mancata intesa sugli articoli 4, 5, 6 comma 1. Il Governo è andato avanti ugualmente adottando così una procedura straordinaria non applicabile al contrasto di merito manifestato dalle Regioni che come tale doveva essere risolto con l’adozione di soluzioni concordate sui temi controversi.
Anche lo schema di decreto sull’alternanza Studio-lavoro è stato presentato alle Camere, nonostante che nella seduta del 14 ottobre 2004 la Conferenza abbia espresso la mancata intesa con motivazioni in parte analoghe a quelle formulate per il primo decreto. Si tratta, possiamo esserne certi, di misure che, per la loro ininfluenza o per la loro perniciosità, finiranno presto nel mucchio della mondezza da portare nella pubbliche discariche.
Osvaldo Roman - 23-02-2005
L’edilizia scolastica e le leggi che la regolano possono essere un argomento non alla portata di tutti gli operatori scolastici. È grave che, in una recente risposta in Parlamento ad una interrogazione rivolta in materia al Governo, un sottosegretario all’istruzione abbia risposto in maniera elusiva e disinformata. Riepiloghiamo quindi, per quanti vogliano documentarsi meglio, come stanno veramente le cose.

Osvaldo Roman - 02-12-2004
Intervista al Ministro Moratti
di Osvaldo Roman

L’intervista alla Stampa del 26 novembre è uno di quei documenti che meritano di essere letti, meditati e conservati per questo lo ripropongo alla comunità di Fuoriregistro con a seguire commento alla legge finanziaria e con una premessa in con cui voglio precisare:

1) Rispetto al disegni di legge di bilancio 2005 presentati dal governo il conto di competenza 2005, che è di 50.797 milioni di euro, registra una diminuzione rispetto al bilancio assestato 2004 di 602,5 milioni di euro(-1,2%).
2) Il ministro si vanta di aver innalzato “l’obbligo di tre anni”!!! Ma di che cosa parla? La formula del diritto dovere per cancellare l’obbligo l’ha inventata lei! Il decreto delegato non ha ancora operato in alcun modo: é un desparecido privo di ogni finanziamento se si esclude quello per un anno di tasse scolastiche per altro mai erogato. Questi ragionamenti dimostrano il delirio inconcludente di chi ignora la più elementare verità.
Non può inoltre ignorare che delle medesime tasse scolastiche, per gli iscritti al biennio delle superiori, il governo se ne dimentica del tutto: In finanziaria non c’è più la copertura per il prossimo anno!!!
3) Il Ministro sproloquia per i non addetti ai lavori sull’introduzione dell’informatica e dell’insegnamento dell’inglese: Dove? Con quali finanziamenti? Con l’abolizione dei maestri specialisti e con la formazione fai da tè?
Con quali insegnanti e con quali spazi orari nella media?

MINISTRO Letizia Moratti, nelle ultime settimane, sembra finita sull'ultima spiaggia dell'Isola dei Famosi. Sorpresa mille miglia lontana dalla Capitale, in missione a Tokyo, ha detto di non saper nulla dei tagli di spesa al suo ministero, una riduzione del 2% delle risorse nella Finanziaria. Poche ore dopo, mentre si moltiplicavano le inquietudini sulla sorte di 14 mila docenti, ha lanciato il suo messaggio: «Quei tagli non sono accettabili». Ma l'allarme nel mondo della scuola e dell'università non è cessato. Sembra costretta a muoversi in un habitat - tra silenzi, punzecchiature, sciabolate - a lei sempre più ostile. Basti pensare al successo, il 15 novembre, dello sciopero nazionale voluto da Cgil-Cisl e Uil contro la sua riforma. Insomma, ministro Moratti non si sente una naufraga?

«Nel modo più assoluto no. E' chiaro che quando si lavora sulla Finanziaria ci possono essere dei momenti in cui si fanno delle ipotesi tecniche che poi cambiano», risponde persino un po' stupita il ministro dell'Istruzione, uno dei tecnici di punta del governo Berlusconi. E' noto che Letizia Moratti non è tipo da arrendersi facilmente alle critiche e agli ostacoli. Una cosa non riesce però ad accettare: che si parli tanto (al ministero sussurrano che certe notizie sono circolate per scaldare gli animi alla vigilia dello sciopero) per quella che adesso definisce una semplice «ipotesi di lavoro», in altre parole una nota tecnica della ragioneria dello Stato. Nota che, comunque, per lei era «inaccettabile». Lamenta il ministro che, invece, non si parla mai dei risultati ottenuti dal governo. Per esempio, gli accordi internazionali nel settore della ricerca - con reciprocità di fondi - che Moratti ha sottoscritto negli ultimi mesi con alcune tra le più importanti università dal Mit all'università di Harvard, all'università di Tokyo. «Vi rendete conto», attacca il ministro, «che per la prima volta il Giappone investe soldi in un settore avanzatissimo, la robotica umanoide, nei nostri laboratori...».
Osvaldo Roman - 16-10-2004
Gratuità dei libri di testo

Che Berlusconi e la Moratti raccontino grandi bugie ormai è noto a tutti. Ecco l’ultimo clamoroso esempio:
La finanziaria che non taglia la scuola taglia di netto i 103 milioni di euro che dal 1998 la legge ...
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